Matteo Viviani alle Iene ha presentato il suo servizio, cominciando dall’appello #BastaBufale di Laura Boldrini, Presidente della Camera: "Ho lanciato l’appello #bastabufale perché essere informati correttamente è un diritto, … le bufale sono cose che vengono pensate per danneggiare qualcun’altro, per creare paura, confusione, …”
Nel servizio Matteo Viviani spiega Come funziona il mondo delle bufale, e per farlo ha coinvolto due “esperti di bufale”: Paolo Attivissimo, giornalista informatico e cacciatore di bufale, e David Puente, un programmatore e cacciatore di bufale.
David valida i contenuti per verificare se le notizie che girano in rete sono vere o false: durante il servizio vengono mostrate dunque alcune notizie bufale studiate per colpire nell’orgoglio e scatenare l’ira e la frustrazione di migliaia di italiani, che poi non si risparmiano nei commenti.
David valida i contenuti per verificare se le notizie che girano in rete sono vere o false: durante il servizio vengono mostrate dunque alcune notizie bufale studiate per colpire nell’orgoglio e scatenare l’ira e la frustrazione di migliaia di italiani, che poi non si risparmiano nei commenti.
Il problema è che le persone non verificano se le notizie sono vere o false e le condividono, tramite i social, a più non posso: la bufala altera la percezione della realtà, e quindi diventa un pericolo da contrastare. Potrebbe infatti creare dei danni economici, modificare i risultati di una elezione, …
I bersagli di queste false notizie non sono solo personaggi politici o società: viene mostrato l’esempio di due signori che vengono considerati truffatori che si “spacciano” per dipendenti Enel, ma in realtà loro sono davvero dei dipendenti dell’Enel e non sono dei truffatori.
Come capire se una notizia è vera o falsa (bufala)?
Paolo Attivissimo consiglia di:
- Valutare se una storia fa leva su rabbia o odio
- Fare una ricerca su Google per verificare i fatti
- Cercare di capire se sui mezzi tradizionali si ritrova la stessa notizia: se non c’è vuol dire che si tratta di una bufala (ma a volte anche i mezzi tradizionali ci cascano)
Si tratta di un problema culturale: bisognerebbe insegnare, spiega David Puente, la cultura della verifica. Il problema è che siamo di fronte ad un meccanismo di propagazione particolare: internet non costa nulla, e ogni volta che riceviamo una informazione, nel dubbio la mandiamo in giro, e questo crea le famose bufale virali.
Ecco il video: (clicca sul link)
Un saluto, alla prossima da Un cittadino qualsiasi. :-)
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