Amministrative: ecco il perché del tracollo PD e vittoria m5s




Riguardo i risultati del voto delle amministrative di domenica, ho visto ore ed ore di talk show televisivi, letto svariati articoli giornalistici ed ascoltato decine di opinioni di gente.
Riguardo i risultati del voto delle amministrative di domenica, ho visto ore ed ore di talk show televisivi, letto svariati articoli giornalistici ed ascoltato decine di opinioni.

Tutte analisi del risultato elaborate, a mio avviso, alcune in
modo più o meno  condivisibile, altre totalmente esagerate, fantasiose o strampalate.
Una sola cosa mette tutti d'accordo: la vittoria è dei grillini. Una vittoria non tanto numerica, perché di fatto il movimento 5 stelle ha preso comunque una manciata di comuni su 1.300 chiamati al voto, ma simbolica, perché ha strappato al PD due città di grande valore al livello nazionale: Roma, capitale d’Italia, e Torino roccaforte del PD.


Se la città di Roma la si dava già persa in partenza per ovvie ragioni, ancor più grave è stato perdere una città come Torino che, nel complesso, è stata sempre giudicata ben amministrata dal sindaco uscente Fassino.
Secondo il mio modesto parere, l’analisi dei risultati elettorali è più semplice e diretta di quanto lo si voglia far credere. Tutti lo sanno, ma nessuno osa dirlo: è la TV che, in un certo senso, sancisce chi deve vincere le elezioni, quindi, più decidono di darti spazio in televisione, più probabilità hai di vincere qualsiasi elezione essa sia.

Poniamoci alcune domande:

Quale partito ha quasi monopolizzato tutte, ma dico tutte, le reti televisive in questi mesi?

Quale partito ha avuto enormi spazi propagandistici nei talk-show televisivi?

Quale partito esponenti di spicco hanno avuto interviste esclusive di parecchie decine di minuti senza contraddittorio e senza che nessun giornalista poteva porli domande?


Adesso vi pongo una domanda inversa:

Quale partito, invece, ha avuto pochissimo spazio in televisione e, quando l’aveva, si ritrovava solo contro un esercito di giornalisti faziosi e palesemente di parte?

Credo che conoscete già le risposte, inutile dirlo.

La cosa che più mi ha colpito di queste pre-elezioni è stata la completa violazione della legge sulla par condicio da parte delle trasmissioni televisive di approfondimento politico.

Addirittura, Ballarò nelle ultime puntate cruciali prima del voto, esponenti del PD sono stati completamente assenti.

Ballarò, Di Martedì, Piazzapulita, La Gabbia, Matrix ecc ecc, sembrava che seguissero tutte lo stesso copione  scritto da chissà chi…

Primi 30 minuti un esponente 5 stelle (Di Battista o Di Maio, a rotazione) rigorosamente da solo, con domande tranquille da parte del conduttore, mai scomode più di tanto, senza interruzioni e con begli applausi lunghi e compiaciuti da parte del pubblico.

Successivi 15 minuti: entra un leghista, oppure al massimo uno della minoranza PD, compiaciuti e sicuri del fatto che, in ogni caso, avrebbero finito per parlare male del governo.

Dopo questo inizia il dibattito e qui finalmente entra un rappresentante vero del PD, ma accerchiato da 5/6 giornalisti che lo assalgono senza farlo parlare.

Il tutto con i soliti speciali contro gli 80 euro, il governo che vuole togliere le pensioni, le tasse che aumentano a dismisura, Equitalia, le banche del padre della Boschi che ci fregano i soldi e i poteri forti.

Omicidio stradale, divorzio breve, bonus bebè, diritti degli omosessuali, 80 euro, ripresa del PIL, de-contribuzione per i contratti a tempo indeterminato ed ultima la riforma costituzionale.

Tutte riforme e leggi che erano decenni che aspettavano l’applicazione da parte degli esecutivi che si sono succeduti negli anni.

Mai, in un qualsiasi talk show di questi mesi, si è visto un servizio che parlasse di questi argomenti da un punto di vista positivo. Sempre a trovare il pelo nell'uovo impostando il tutto in modo critico e negativo.

E la cosa paradossale è che, mentre accadeva tutto questo, i grillini sbraitavano che tutta la televisione era comandata dalla kasta del piddì renziana!

Adesso, con questi presupposti, cosa cavolo voleva vincere il PD di Renzi se la gente è stata bombardata all'inverosimile e plagiata da questa tv palesemente schierata politicamente?



Ma la cosa che mi chiedo è: chi è che sta dietro tutto questo? Chi ha davvero deciso di far fuori Renzi per piazzare al potere questi dementi parafascisti comandati da un’azienda privata di folli che non sanno governare nemmeno un condominio?


Mah…. A questo sinceramente non trovo risposta.



Un saluto, alla prossima da Un cittadino qualsiasi. :-)

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Commenti

  1. Un andazzo che,seguendo attentamente alcune trasmissioni,ho notato anch'io. Ritengo valide queste affermazioni che dovrebbero spingere chi fosse dotato di un cervello appena,appena plurineurale a qualche riflessione!Ma si sa nei periodi di scollamento sociale sono le tricoteuses sotto il palco della ghigliottina a dettare l'agenda!!

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  2. c'è da dire che non bisogna sfociare nei ragionamenti che fanno anche loro, e son ben consci i programmatori della TV che fare servizi rabbiosi e allarmare la gente paga di pi
    di un programma tecnico, è per questo che si deve parlar il peggio possibile e dar adito a chi cavalca certi temi.

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  3. Chi sta dietro a tutto questo? Ci sono tutti i partiti (con la efficacissima macchina da guerra mediatica delle creature berlusconiane), compreso il PD. Quale PD? Quello dei manovratori occulti, sì insomma, la vecchia guardia. Quella che conosce le leve dell'informazione e della delazione. Avete timore di fare i nomi? Li faccio io: Prodi, D'Alema & company

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  4. ma come non lo hai ancora capito? Renzi sta dietro all'insuccesso! Chi altri poteva bruciare al governo di Roma? Eppoi quale migliore occasione di mostrare come sarà un governo dei grillini? Se va bene, sia. Se va male si frega le mani. Nessuno con cervello voleva fare il sindaco diRoma. Chi si è offerto l'ha fatto a malincuore tanto da essere captato dall'opinione pubblica e quindi scartato.

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  5. E che noi non l'abbimo notato.... la propaganda colpisce...diventa un boato, la gente ci crede ignorando e inconsapevole. Ma come mai occupato 5 stelle tutti media? Questa è la domanda...I popoli determinano il loro destino negativo facendosi abbindolare... non pensando con la propria testa....

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  6. Dopo le varie tonnellate di piombo e i miliardi di Zettabyte spesi sul digitale (sia quello radiobroadcasting sia quello elettricosocialinternettiano), questa mi sembra la prima ricostruzione seria dell'ultima vicenda elettorale.E i dati ci sono e non sono quelli di Ilvo Diamanti (che servono egregiamente per altro) o quelli ridicoli dei vari sondaggisti, ma sono quelli dell'Osservatorio di Pavia che, cronometro e telecomando alla mano, da tempo li hanno quantificati. Da buon dietrologo quale sono azzardo la risposta alla domanda sul chi c'è dietro : sono i conservatori dell'attuale potere mediatico cioè quello che permette l'accesso a quello politico, entrambi legati al passato e che vedono in Renzi l'Angelo Streminatore (anche perchè questo benedetto uomo non perde occasione per ricordarglielo). In ordine di categoria parliamo di editori e giornalisti. Ma attenzione non parlo di categorie della destra più o meno storica (Libero, Il giornale..) Intendo quelli che ce la possono fare a ripristinare il vecchio ordine, e cioè ad esempio Cairo (in concorrenza con Discovery per diventare il 3° broadcaster TV nazionale terrestre e col resto del mondo per comprarsi il Corriere della Sera)e molte altre TV minori che più o meno legate a questo fronte; vi sono poi anche settori corporativi dirigenziali RAI e delle corporazioni giornalistiche dell'una e dell'altra armata, dove anche loro temono il cambio della guardia. Che mi sembra finalmente stia avvenendo (vedere il Piano Industriale RAI di Dell'Orto). Quindi Travaglio,Gruber,Giannini,La Gabbia, Il Fatto Quotidiano ecc...ATTENZIONE NON STO FACENDO DI TUTTA L'ERBA UN FASCO! sto dicendo dei media che sono in pista per contrastere le riforme del governo Renzi (che qui per ragioni di spazio non è possibile elencare). La mia altra pecca, oltre a quella di essere dietrologo e che mi ha portato a dare indicazioni su chi non sono gli agenti diretti che stanno "dietro", è quella di essere incapace nel delineare eventuali conclusioni politiche a cui puntano questi settori conservatori per il dopo Renzi. Non sicuramente ad un raggruppamento destroleghista (e fin qui ce la faccio), quanto presumibilmente ad un nuovo patto D'Alema -Berlusconi? alla riesumazione di Bersani coi 5 stelle? o cosa altro? Progetto politico monco? Monocolore Grillino a seguito di elezioni anticipate? Qualcuno mi illumini!

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  7. Chi c'è dietro? Credo che i media sono l'evidenza di una coalizione d'interessi ed in parte potere storico, economici e politici, che lucra sull'esistente interessati egoisticamente al mantenimento dello status quo perché gli garantisce una rendita di posizione ed un potere totalmente sproporzionato ed immeritato, questa accozzaglia di interessi è diffusa e variegata: da De Benedetti a Berlusconi, dai sindacati alla sinistra del PD, dall'alta burocrazia di stato alla magistratura, dai media che vendono qualcosa solo se fa scandalo e non raccontano fatti ma solo opinioni interessate camuffate da cronaca. Poi sull'atavica indolenza furba e pelosa italiana della protesta populista: "piove, governo ladro!" colludono e prosperano i leghisti, la destra e soprattutto il M5S che insieme al giusto diritto di protestare inciuciano con l'idea furba ed illusoria che tutto si possa cambiare con un po' di promessa buona volontà ed onestà (la verifica di queste false aspettative però purtroppo è solo a posteriori quando è sempre troppo tardi). Tutto questo "combinato disposto" che ho cercato di sintetizzare grossolanamente è il terreno di coltura della protesta e rabbia contro il governo Renzi che in fondo sta solo cercando di fare, alcune già fatte, delle riforme non più rinviabili che ci omologherebbero all'Europa ed all'occidente in maniera più compiuta ed adeguata e darebbero qualche strumento in più e più efficace a che deve governare una realtà difficile e refrattaria ai cambiamenti veri come l'Italia.

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