Vandali in casa di Mauro Corona, lui li insegue con l'accetta: "Li avrei ammazzati"


MILANO - Vandali sono entrati nella casa di Mauro Corona nella notte fra sabato e domenica scorsi. A raccontare la vicenda è Il Gazzettino a cui l'artista ha detto: "Se li avessi presi li avrei ammazzati senza nessuna pietà".


Erano le 3.10 di sabato notte quando un gruppo di ragazzi ha mandato in frantumi la vetrata dello studiolo dove scrive e scolpisce il legno, usando una delle sue sculture in bronzo poste fuori dalla bottega a Erto (Pordenone). Lui li ha inseguiti con l'accetta. Ha raccontato: "Ero armato, loro erano in tre e io li ho rincorsi, ma essendo a piedi nudi non sono riuscito a raggiungerli". Corona vive e lavora a Erto e Casso.

Quando hanno infranto la vetrata lo scrittore stava riposando all'interno, ha imbracciato l'accetta: "Se li avessi presi ci sarebbero stati tre morti", ha affermato e aggiunto: "Li ho rincorsi ed ero armato, ringrazio Sant'Antonio per non essere riuscito a raggiungerli, perché li avrei ammazzati senza pietà". I vandalismi hanno riguardato anche altre zone del paese.



Corona è persuaso si tratti di un gruppo di giovani che era salito in Valcellina per partecipare a una manifestazione sportiva perdendo il controllo dopo aver bevuto fino a notte fonda: "Non bisogna dire che sono ragazzate, non è così - ammonisce lo scrittore -. A me non disturba il danno economico e il fastidio di dover sostituire la vetrata, ma l'affronto, l'umiliazione e la vigliaccheria dimostrata. Questi sono dei delinquenti".

Indagini in corso da parte delle forze dell'ordine che stanno analizzando i filmati della video-sorveglianza: una telecamera potrebbe aver inquadrato i vandali proprio mentre fanno cadere la scultura sulla vetrata.

Un saluto, alla prossima da Un cittadino qualsiasi. :-) 

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