Che bisogno aveva Fusaro di scrivere questo post in quel modo? Ecco la risposta



Testo preso dalla pagina Facebook "Il polemista misterioso":
Ieri Diego Fusaro sul suo profilo Facebook scrive:
“L’atomistica liberale mira a dissolvere la famiglia nella pluralità nomade e diasporica degli io irrelati o, in modo convergente, a ridefinirla come mero assemblaggio effimero e a tempo determinato, rispondente in via esclusiva al libero e illimitato desiderio di individui senza residua identità di genere e aspiranti unicamente al plusgodimento cinico”
Traduzione: 
“La suddivisione voluta dai liberali punta a dissolvere la famiglia rendendola un insieme, privo di obiettivi e frammentato, di individui soli o, in modo analogo, a ridefinirla come semplice gruppo debole e di durata limitata, che risponde solo al desiderio libertino e sfrenato di persone che non han più identità di genere e che aspirano soltanto al piacere senza ideali”


Prescindendo dalla correttezza o meno del concetto espresso, e dal fatto che esso sia o meno dotato di senso, la domanda sorge spontanea: che bisogno c'era di utilizzare termini tanto complessi, quando è OVVIO che il 99% degli utenti di Facebook non sarà in grado di comprendere un bel nulla? Non si poteva esprimere lo stesso identico concetto utilizzando parole molto più semplici? Per noi gente normale sarebbe evidente: non per il Fusaro, che evidentemente segue strade tutte sue.
E allora domandiamoci: Per quale motivo agisce in tal modo? Che davvero sia così cieco da non rendersi conto da andare contro i suoi stessi interessi, vomitando frasi incomprensibili, e di conseguenza, non facendosi comprendere? 
Dal mio punto di vista, in una certa misura, egli se ne rende perfettamente conto. Ma è il nostro presupposto ad essere errato: il suo scopo non è tanto quello di farsi comprendere, quanto quello di farsi ammirare per la propria intelligenza e capacità di linguaggio: per questo motivo, sarà tanto più appagato quanto meno la gente lo comprenderà.


Senza considerare che l'uomo medio, o più precisamente, l'idiota del Web, a cui egli si rivolge, è solito fare l'equiparazione intellettuale tra incomprensibilità e intelligenza, quasi come se trovandosi davanti a qualcuno che "parla difficile" avesse necessariamente a che fare con una mente sopraffina. 
Come diceva Nietzche: "Gli artisti mediocri si sforzano di essere oscuri per apparire profondi"; il che, naturalmente, vale anche per gli intellettuali. 
Guarda caso, non ho mai trovato uno studioso o un laureato in filosofia che sostenesse di ammirare Fusaro, allo stesso modo in cui quasi nessun esperto e appassionato di arte ritiene che Sgarbi sia un grande critico. Per quale motivo? Semplicemente perché questi soggetti possono far presa soltanto su chi non sa nulla degli argomenti trattati. I concetti espressi da un vero filosofo, sono troppo complessi per essere compresi dalla maggioranza (ed è inevitabile che sia così), e se un intellettuale ottiene questo successo potete star certi di essere davanti ad un gran Fuffaro.

Mi si dirà: La filosofia è fatta in questo modo: utilizza termini complessi per spiegare concetti altrettanto difficili; si veda il linguaggio di Hegel e Kant, solo per fare due esempi tra i più noti.
Rispondo: Vero, ma Hegel e Kant non pretendevano affatto di fare divulgazione rivolgendosi all'uomo medio, e sapevano perfettamente che i loro scritti sarebbero stati destinati ad una ristrettissima cerchia di studiosi in grado di comprenderli. Se fossero vissuti nel nostro tempo e avessero tenuto lo stesso atteggiamento del Fusaro su Facebook, li avrei criticati nello stesso modo. Ma dubito fortemente che l'avrebbero fatto, essendo stati persone serie e non chiaccheroni da salotto televisivo.


Un saluto, alla prossima da Un cittadino qualsiasi. :-)

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