Il Tribunale di Genova dà ragione a Marika Cassimatis, la candidata M5s scelta dalla rete e "silurata" dal leader del Movimento, Beppe Grillo.
Un giudice stabilisce che il "padre padrone" con un "fidatevi di me" non ha "diritto di veto sulle scelte delle assemblee telematiche che votano secondo statuto". E così emerge "l'anomalia" dei pentastellati, che parlano di democrazia diretta del web, ma poi cassano la candidata selezionata proprio dal web colpevole di aver messo "qualche like" ai dissidenti e a Piazzarotti.
Un'anomalia allarmante nei giorni della "svolta governista del Movimento" riunito a Ivrea per celebrare la memoria di Gianroberto Casaleggio. Lì il figlio Davide si è proposto con un'immagine rassicurante, pronto a guidare un "partito pigliatutto". Ma con quale democrazia?
Ecco il video:
Un saluto, alla prossima da Un cittadino qualsiasi. :-)
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