È di questi giorni l’ultima boiata sul
reddito di cittadinanza sparata dal webmaster Luigi Di Maio: ha dichiarato
che si possono dare senza problemi 780€ a tempo indeterminato a circa 10 milioni
di italiani, questo al modico costo, secondo i suoi precisi ed accurati
calcoli, di 17 miliardi di euro/annui.
Ma tralasciamo per un attimo questa questione di quanto costerebbe: non è per noi, qui ci vogliono fior fior di laureati in matematica ed economisti per comprenderla…
Andiamo, invece, ad analizzare nel merito la questione del reddito di cittadinanza, secondo il mio punto di vista, naturalmente:
Ma non finisce qui, perché secondo i grillini il “reddito di cittadinanza” farebbe ripartire la domanda interna e quindi anche il mercato del lavoro perché lo Stato dà denaro ai cittadini i quali lo spendono. Benissimo, ma chi dà i soldi allo Stato? Nessuno, perché le entrate dello Stato crollerebbero in quanto il reddito di cittadinanza favorirebbe il lavoro nero.
Adesso, non si può pretendere che un
elettore grillino medio, affetto da analfabetismo funzionale, noti che il
calcolo è completamente sballato. Infatti, anche un bambino di seconda
elementare con calcolatrice alla mano, si rende conto che se noi moltiplichiamo
780€ al mese x 12 mesi otteniamo 9360€ l’anno e, se questa somma la
moltiplichiamo per 10 milioni di persone, otteniamo la tremenda cifra di 93,6
miliardi di euro… un'enorme somma che, probabilmente, neanche gli USA potrebbero
permettersi di spendere all'anno per un qualsiasi investimento.
Ma tralasciamo per un attimo questa questione di quanto costerebbe: non è per noi, qui ci vogliono fior fior di laureati in matematica ed economisti per comprenderla…
Andiamo, invece, ad analizzare nel merito la questione del reddito di cittadinanza, secondo il mio punto di vista, naturalmente:
A mio avviso, il modello è un vero e
proprio disincentivo al lavoro, una rete di protezione che aumenta l’ineguaglianza
tra le classi lavoratrici e quelle che vivono sui contributi da esse pagate. Chi sarebbe più incentivato a un lavoro part-time, spesso pagato
meno, se lo Stato riconoscesse un sussidio maggiore? Per non parlare della
maggior parte dei lavoratori che percepisce poco più di 1.000 euro/mese netti: perché dovrebbe accettare un lavoro, coi costi logistici inerenti, se lo Stato
garantisse un reddito similare? Non stiamo parlando di un salario
minimo, come esiste negli USA o in Francia: qui si parla di
riconoscere un vero e proprio stipendio a chi non lavora.
Aggiungo: dare 780 euro al mese a tutti per non fare nulla è quanto
di più imbecille si possa fare, perché così si incoraggia la gente a
rimanere disoccupata o, peggio, a lasciare il proprio impiego per percepire il
reddito di cittadinanza e lavorare in nero e vivere da nababbo a spese dello
Stato.
La vera sfida per il futuro non è quella di estendere la rete dei
sussidi, bensì quella di rendere fluido il mercato del lavoro, eliminando le
barriere d’accesso, e di agevolare i cittadini nel cambio d’impiego o nella
riconversione professionale.
Abbiamo assodato all’inizio dell’articolo
che il reddito di cittadinanza costerebbe intorno ai 90 miliardi di euro, dove si
andrebbero a prendere i soldi secondo i grillini?
Secondo questi premi Nobel mancati dell’economia,
quei fondi possono essere ricavati dalla lotta all’evasione fiscale o dall’aumento della tassazione sul
gioco d’azzardo. Ammesso e non concesso che si possano ancora trovare fondi
dalla lotta all’evasione, si tratterebbe di un introito una
tantum, non strutturale, che non può essere previsto o quantificato, così come difficilmente sarebbe possibile
aumentare la pressione fiscale su un settore, quello dei giochi, in cui già lo
Stato è il maggior beneficiario degli introiti. Da qui alla previsione che un
eventuale reddito di cittadinanza si trasformi in un nuovo inasprimento fiscale
verso la popolazione, il passo è breve.
Ma ci sono altre voci per finanziare
questo assistenzialismo a vita:
·
Eliminazione dei rimborsi elettorali ai
partiti; imbecille per due motivi: il primo è che la recente riforma permette
l’accesso solo a chi fa certificare il bilancio (e il M5S NON ne ha diritto) e
introduce le donazioni volontarie del singolo col due per mille; il secondo è
che la totale eliminazione dei rimborsi elettorali aprirebbe DAVVERO la
strada alle “lobbies” che con cospicue donazioni potrebbero
influenzare la politica nazionale, esattamente come succede negli Stati Uniti
d’America.
· Taglio alle pensioni d’oro; peccato che
la Corte Costituzionale abbia bocciato una proposta simile perché sarebbe una discriminazione e, quindi, incostituzionale.
· Una patrimoniale una tantum;
non si è ancora capito come un intervento fatto una sola volta possa sostenere
una cosa da rinnovare anno per anno, boh!
·
Taglio drastico dei fondi al Ministero
della Difesa; cosa che bloccherebbe l’aggiornamento dell’Aeronautica e
l’aggiornamento della Marina che sta costruendo in Italia, nei cantieri della
Fincantieri
·
Dirottamento dell’8×1000 al reddito di
cittadinanza.
·
Aumento generalizzato di molte tasse.
· Trattenute su tutte le operazioni
finanziarie, comprese quelle sulle obbligazioni molto usate dai piccoli
risparmiatori.
· Soppressione della Cassa Integrazione in
Deroga. E questa è pura follia! Anzi no, non serve: basta dare
il reddito di cittadinanza a tutti i cassintegrati, dove avevo la testa?
·
Abolizione dei contributi all’editoria.
Per le riviste di gossip mi sta anche bene, ma per i quotidiani no: molti hanno
dietro cooperative e non grandi gruppi editoriali, eliminare i contributi vuol
dire far chiudere una marea di testate con tanti saluti al pluralismo, consegnando
di fatto l’Informazione ai grandi editori.
Da sottolineare che queste sono somme recuperate tenendo conto di un costo di 17 miliardi, non 90!
Tutto ciò ci fa capire che il tutto è
solo pura propaganda strumentale. Infatti questa roba sarà rigettata in commissione
senza nemmeno approdare in Parlamento, in quanto è un testo troppo complicato che
va a toccare troppe cose insieme (alcune delle quali intoccabili per sentenze
della Corte Costituzione o altre leggi attualmente in vigore).
La mia impressione è che i capi del M5S sappiano benissimo che questa roba
sarà rigettata, l’hanno presentata per poter dire agli elettori: “Avete
visto? Noi proviamo a mettere a posto le cose ma la KA$TA del piddì ce lo
impedisce”.
Ma non finisce qui, perché il metodo per stabilire chi abbia diritto o meno
a percepire il reddito di cittadinanza è talmente assurdo che creerebbe situazioni paradossali tipo:
chi è single, senza lavoro e vive da
solo si becca 780€. Se fa parte di un nucleo famigliare, potrebbe percepire
ZERO se il reddito del nucleo supera il livello presente nella legge.
Non serve dire che in NESSUN altro Paese al mondo esiste
questa idiozia, non credete ai grillini che spacciano per “reddito di
cittadinanza” dei normali “sussidi di disoccupazione” che abbiamo anche nel
nostro ordinamento.
Ma non finisce qui, perché secondo i grillini il “reddito di cittadinanza” farebbe ripartire la domanda interna e quindi anche il mercato del lavoro perché lo Stato dà denaro ai cittadini i quali lo spendono. Benissimo, ma chi dà i soldi allo Stato? Nessuno, perché le entrate dello Stato crollerebbero in quanto il reddito di cittadinanza favorirebbe il lavoro nero.
Ultima cosa: ammesso che si riuscissero a trovare i soldi, concentrando tutte le risorse e risparmi dello stato in quell'unica direzione, per creare questo reddito di
cittadinanza…. E poi? Rimarrebbe qualche spicciolo per investire in sanità,
grandi opere, nella scuola o incentivi per creare nuovi posti di lavoro?
Come si pensa di far crescere l’economia ed il
PIL di un Paese complesso come il nostro in questo modo?
Io naturalmente a questa domanda non ho risposta,
probabilmente ce l'hanno i grandi statisti ed economisti come Di Maio o Di Battista
che, tra un salotto televisivo ed un altro, sicuramente ci "illumineranno di
immenso" nei prossimi mesi.
Un saluto, alla prossima da Un cittadino qualsiasi. :-)
Seguimi anche su Facebook o Twitter @uncittqualsiasi
Un saluto, alla prossima da Un cittadino qualsiasi. :-)
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C'è un altro piccolo dettaglio... nella vecchia proposta di legge che avevo letto, si parla del famoso "Se rifiuti un lavoro per 3 volte, ti togliamo il Reddito, Parassita ke non sei altro!!!111!!!"
RispondiEliminaOra.
Per rifiutare un lavoro dovrebbe esserci qualcuno che lo offre.
per controllare chi offre e chi accetta, devi avvalerti dei centri per l'impiego.
Peccato che l'Istat abbia detto che in Italia la percentuale di persone che trovano lavoro grazie ai suddetti centri sia del 2% circa.
Il che significa che il 98% di quei 10mln di italiani ha forti probabilità di non trovarlo mai il lavoro e quindi di beccarsi il Reddito a vita.
e se pure contenuti... quando sono sbarcati in parlamento per il reddito di cittadinanza avevano in mente un assegno mensile di 1000 euro.... 120 miliardi l'anno il 10% del pil.... per sostenere misure cosi imponenti dovremmo trasformarci in cinesi,che anche in piena crisi economica viaggiano con un pil in crescita tra il 6,5% ed l'8% .... questi faranno piu danni delle due guerre mondiali messe assieme...
EliminaCaro amico volevo invitarti a LEGGERE ( lo capisco, è difficile ma provaci) il disegno di legge, magari ti rendi conto di aver detto un cumulo di idiozie. P.s.: la matematica non è il.tuo forte...lassa perdere.
RispondiEliminapuoi sempre mettere un link, eh? :D
EliminaJackal76, prendi la calcolatrice e fatti 2 conti. Non è difficile, puoi riuscirci perfino tu.
RispondiEliminaEh insomma.
EliminaDovrebbe prima sapere come funziona la calcolatrice, però :D