È incredibile come i 5
stelle abbiano mascherato la loro vera natura in questa ultima tornata
elettorale.
Questo perché i guru del movimento hanno
capito che l’estremismo e l’esporsi in modo rabbioso al proprio elettorato in
Italia paga fino ad un certo punto. Può essere solo un buon trampolino di
lancio. Ne è un esempio la Lega di Salvini, inchiodata al palo del 12%, senza
andare oltre.
Allora ecco a voi il
mutamento grillino: li abbiamo visti in tutti i canali televisivi, con bei
sorrisi tranquilli e
rassicuranti, eccezionalmente moderati nel modo di esprimersi e non assumendo mai una posizione precisa su qualunque argomento.
rassicuranti, eccezionalmente moderati nel modo di esprimersi e non assumendo mai una posizione precisa su qualunque argomento.
Ma non solo, hanno anche
capito che non vale la pena prendere delle posizioni specifiche su qualsiasi
questione; paga di più l’essere vaghi, un po’ di questo, ma anche un po’ di
quello, col risultato finale del nulla assoluto però… ma nel contempo hai
accontentato tutta quella parte di elettorato, sia a destra che a sinistra, che si accontenta di questo nulla.
Però adesso mi danno l’impressione
di essere solo diventanti dei maestri nel non scostarsi da un copione scritto
ad opera d’arte, imparato a memoria e fatto da chissà chi o quale -forse
generato da un algoritmo- entità misteriosa, che si nasconde dietro questi bei
visini… (leggi anche Un futuro di algoritmi in un'Italia a 5 stelle)
Quando senti parlare esponenti
di altri partiti, in un modo o nell'altro, anche senza conoscerli, riesci ad
intuire dal loro modo di pensare, che fanno parte di questo o di quell'altro partito. Ma i concetti, il modo di approcciarsi e di fare propaganda varia da
soggetto a soggetto.
Questo, però, non vale per
i 5 stelle, perché tutti questi bei giovanotti, quando li senti parlare ed esprimere
le loro idee, sono come un disco rotto, sembrano fatti con lo stampino.
Prendete, ad esempio, un’intervista
di Di Maio, Di Battista, Fico, Taverna, Raggi, la Appennino, o di qualsiasi
altro rappresentante grillino e confrontatela tra loro: noterete che sembrano
tutti la stessa persona. Non si scostano di un millimetro dallo stesso copione, verbale e comportamentale, recitato ad hoc.
Qualsiasi domanda diversa,
su qualunque argomento, non presente sul copione o ritenuta scomoda (perché,
ad esempio, scontenterebbe una qualsiasi parte di elettorato, anche non il
proprio) non riceve risposta: ci girano intorno in maniera fulminea, per poi
ritornare su quel famoso copione e riprendendo
qualche argomento che non c’entra nulla.
Sulla base di questa mia
personale riflessione mi sorgono alcune domande:
Se è mai esistita, dove è andata a finire la
loro presunta filosofia di movimento secondo la quale “uno vale uno”, se un
soggetto non può esprimere un’idea diversa da quella che gli viene imposta dal
guru seduto in cima alla piramide gerarchica del movimento?
Che democrazia è quella secondo
la quale non si può esporre un’opinione differente all'interno di un gruppo, con la consapevolezza che, altrimenti, si rischia di
pagare una penale o di venire espulso?
Chi si nasconde davvero dietro queste marionette piazzate davanti alla tv?
Citando una frase di Vincenzo
De Luca riferita a loro:
“ I 5 stelle… Ne senti parlare uno e fai conto che hai sentito tutti”.
“ I 5 stelle… Ne senti parlare uno e fai conto che hai sentito tutti”.
Un saluto, alla prossima da Un cittadino qualsiasi. :-)
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Invece quando parlano Gasparri e Alfano quelli si che sono politici...fattene una ragione la vecchia politica fatta di clientele e raccomandazioni è destinata a finire rassegnatevi tutti.
RispondiEliminasi si sogna bello di mamma che adesso arriva grillo con il fuori corso piscialetto a fare la rivoluzione
EliminaCon questo commento hai senz'altro smentito l'articolo.
RispondiEliminaLa spiegazione ovviamente c'è e risale al conflitto M5S Vs Grammatica.
RispondiEliminaLo slogan originario era: "Uno vale. Uno" ma si sa che il grillino doc ha disturbi della personalità in presenza della punteggiatura.
Questo articolo è scritto con i piedi.
RispondiEliminaPer cominciare è vero che non danno più spazio a grillo e alle sue urla ma dire che la lega si è fermata al 12% perché Salvini urla e spaventa gli anziani (sicuramente è così) e paragonare questo al M5S che il 24/02/2013 prese il 25,56% e divenne e il primo partito d'Italia, mi pare una stronzata. Tra l'altro si era in pieno Movimento vaffanculista e o 5stelle si esprimevano a grugniti. Mi spiego meglio: con urla e grugniti erano diventati i primi.
Bene.
Non vale la pena continuare a leggere, perché a sto punto mi sorge un dubbio: o chi ha scritto è un mistificatore o un mona. In ogni caso rientra nella categoria "adatto per gli analfabeti funzionali".
http://elezionistorico.interno.it/index.php?tpel=C&dtel=24/02/2013&tpa=I&tpe=A&lev0=0&levsut0=0&es0=S&ms=S