Canada: un uomo accusato e indagato per
stupro verso una donna è stato assolto da un giudice canadese affermando
che in realtà la colpa era
della donna che avrebbe potuto “chiudere le gambe”. Una
sentenza shock per lo stupro di una ragazza.
L'anno in cui avvenne lo stupro risale al 2014, ma solo qualche giorno fa il magistrato è stato sospeso dalla Corte Federale che
ancora dovrà decidere la punizione più giusta per il giudice che aveva dato la
sentenza. L’aggressore invece è stato punito.
A suo tempo, si legge nelle dichiarazioni del giudice, lo stesso affermò “Se
non voleva essere penetrata, perché non ha provato ad abbassare il sedere o a
chiudere le gambe tenendo unite le ginocchia?”.
Una dichiarazione è una sentenza di primo grado che fece tanto scalpore e
che solo in Appello è stata ribaltata. A breve ci sarà il nuovo processo ma
proprio le parole del giudice oggi potrebbero rivoltarsi contro di lui:
ripercussioni sia dal punto di vista legale che lavorativo.
Sgomento oltre dell’opinione pubblica anche di moltissimi colleghi del
giudice che hanno dichiarato che il giudice ha avuto una condotta non
professionale, disdicevole ponendo come colpevole la vittima invece che
l’aggressore.
A questo va aggiunto il fatto che il giudice a suo tempo dichiarò anche
(senza prove) che la ragazza fosse ubriaca al momento della violenza,
rimproverandola sul suo comportamento non consono: come se essere ubriachi in
ogni caso possa giustificare il fatto di essere stuprata.
I giuristi in aula hanno affermato agli organi di stampa: “Durante l’intero
procedimento sono state continue le dichiarazioni e le domande basate su
stereotipi dannosi sulle donne e sulla violenza sessuale”.
Il giudice ha dato tutta una sua interpretazione alle leggi contro la
violenza sessuale!.
Grande solidarietà dell’opinione pubblica ma anche degli addetti ai lavori
verso la ragazza stuprata: hanno partecipato attivamente, anche tramite i
giornali, affinchè la ragazza avesse la giusta sentenza con il relativo
ribaltamento della prima udienza.
Il giudice al momento, a fronte di tanto scalpore, ha dichiarato di essersi
pentito di aver affermato e fatto certe considerazioni sulle donne e si è detto
pronto a portare avanti un programma di corsi sull’educazione e sulla
sensibilità di genere a spese proprie.
Forse umanamente potrà recuperare qualcosa ma in tanto il processo andrà
avanti e probabilmente perderà il lavoro oltre ad un grosso risarcimento dei
danni verso la ragazza 19enne.
Un saluto, alle prossima da Un cittadino qualsiasi. :-)
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