Lo yacht fantasma

Immagina di essere un giovane pescatore filippino, in una normalissima giornata di lavoro sulla propria barca in cerca di pesce in mezzo all'Oceano Pacifico. Adesso immagina di vedere in lontananza uno yacht a vela  immobile, semiaffondato, corroso dal tempo e con l’albero maestro spezzato.

                               

Ti avvicini, accendi il megafono della tua barca e chiedi a volume massimo se c’è qualcuno a bordo. Nessuna risposta, silenzio assoluto. Ti avvicini quasi a toccare l’imbarcazione e salti a bordo. Gli unici rumori che spezzano il silenzio sono gli scricchiolii del legno semi marcio sotto i tuoi piedi. Trovi la botola che ti porta sotto coperta, la apri e scendi. Si sente puzza di marcio, cartone bagnato e una tanfa che ti ricorda pesce putrefatto andato a male. Superi una cucina, dove sembra passato un tornado che ha buttato tutto a terra, ed entri in una stanzetta di comando verso prua; ed eccolo li: seduto al tavolino con il radiotelefono di fianco trovi un corpo grigiastro, mummificato di un uomo chino su un fianco. 

Beh… come ti sentiresti?

                                

La storia è vera, successa ad un gruppo di pescatori filippini a 40 miglia dalle coste Filippine nell’oceano Pacifico.
Il corpo mummificato è quello del tedesco Manfred Fritz Bajorat, avventuriero solitario e veterano della navigazione. Divorziato dalla moglie nel 2008, che morì di cancro un anno dopo.  Le sue ultime notizie risalgono a quello stesso anno, quando partì per una traversata intorno al mondo in solitaria con la sua barca a vela. Nel 2009 fu dato per disperso.

                                    

Quindi la barca a vela è presumibilmente alla deriva da 7 anni. I venti caldi, secchi e salmastri dell’oceano hanno favorito una parziale mummificazione del corpo dello skipper, morto quasi certamente all'improvviso per cause naturali, probabilmente arresto cardiaco. Sarà adesso l’autopsia a stabilire la causa della morte.

Si esclude la presenza di altre persone a bordo dell’imbarcazione al momento del decesso. Si pensa che l’albero maestro si sia spezzato in seguito a tempeste che hanno flagellato l’imbarcazione in tutti questi anni.

                                 

Adesso gli inquirenti filippini stanno cercando di contattare la figlia di Bajorat che lavora come comandante in un cargo merci.

Ma credo che difficilmente non sia ancora al corrente del ritrovamento del padre, visto il risalto che ha avuto la notizia a livello globale.

Un saluto, alla prossima da Un cittadino qualsiasi. :-)


Seguimi anche su Facebook (clicca qui)

Commenti