L'italiano utopico

Ciò che penso dei partiti politici emersi da qualche anno sullo scenario nazionale italiano viene esattamente espresso dal termine “utopia”.

Definisco “utopico” un partito che offre soluzioni ai problemi dei cittadini fondate su falsi ideali, senza un riscontro nella realtà e con mete non raggiungibili. Questi partiti, basati su concetti utopici, rivendicano la possibilità di creare una società perfetta, sviluppando un cambiamento totale secondo le regole precise e totalitarie del fondatore stesso del partito, che crede di poter distinguere il bene ed il male e di isolare o eliminare totalmente chi non la pensa come lui.

                               

Questo concetto rispecchia esattamente il partito del Movimento 5 stelle. Leader politici come Beppe Grillo,  smuovono le coscienze della gente, dando soluzioni impraticabili ed assolutamente lontane dalla realtà. Per loro, a parole, tutto è semplice, perché non tengono conto delle complesse dinamiche che ci sono intorno ad una specifica problematica della società.
La colpa più grande che si può attribuire a questo leader politico è quello di aver snaturato il concetto di “onestà”, come Berlusconi negli anni 90 snaturò  il concetto di “liberale”.

Trovo assurdo che ci si possa autodefinire un partito “geneticamente onesto” , come se il concetto di onestà si possa circoscrivere al semplice fatto di far parte o meno del m5s.

                                                  

L’onestà è da attribuire ad un singolo individuo; come si può lontanamente pensare di attribuirla ad un’intera classe politica, soprattutto servendosi dell’auto-proclamazione? Se, personalmente, mi capitasse di avere a che fare con un individuo che si definisse onesto, a mio parere avrebbe già perso in partenza: posso definirlo onesto soltanto io, valutandolo alla prova dei fatti.

Come possono proclamarsi onesti dal primo giorno che sono scesi in campo, senza mai aver amministrato nemmeno un condominio?!

Attualmente governano 16 comuni su 8000. Tra questi, in più della metà il m5s ha piazzato sindaci completamente incompetenti, o che non hanno seguito il programma sul quale hanno fatto la campagna elettorale. Ecco alcuni esempi:

-Parma: Pizzarotti ha concentrato la sua intera campagna elettorale contro l’apertura del nuovo inceneritore. Dopo qualche mese l’inceneritore è entrato in funzione.

-Quarto: più del 25% dei voti del m5s sono stati accertati come voti di scambio politico/mafioso. Il sindaco vive in una casa abusiva.

-Bagheria: hanno incentrato la loro campagna elettorale contro l’abusivismo edilizio, che in questa specifica città ha proporzioni inimmaginabili, per poi scoprire che il sindaco e un assessore vivono in intere palazzine abusive di loro proprietà.

-Livorno: il sindaco m5s è al 77esimo posto come apprezzamento nella regione Toscana e dopo 2 anni l’immondizia continua ad accumularsi nelle strade.

Questi sono solo alcuni degli esempi più emblematici. Come  definirebbero loro questi casi? “Difetti genetici”???


Alla prova dei fatti, si sono mostrati esattamente per quello che sono nella realtà: un partito come tutti gli altri, formato da cittadini onesti e disonesti, capaci ed incapaci, belli e brutti.

Mi sembra che siamo tornati indietro di quasi 10 anni, il periodo in cui l’Italia si divideva in berlusconiani o antiberlusconiani.

Infatti l’Italia attualmente si divide in 2: quelli che fanno parte del m5s (onesti, bravi, incorruttibili, bellissimi) e la gente che non ne fa parte o che semplicemente non la pensa come loro (brutti, cattivi, disonesti, corrotti e soprattutto farabutti renziani!!).


Saluti, alla prossima da Un cittadino qualsiasi. :-)

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